Gruppo “San Damiano” - weekend vocazionale

Gruppo “San Damiano” - weekend vocazionale

Camminando lungo il mare della Galilea, egli vide due fratelli, Simone detto Pietro e Andrea suo fratello, i quali gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori. E disse loro: “Venite dietro a me e vi farò pescatori d'uomini”. Ed essi, lasciate subito le reti, lo seguirono.” (Mt 4,18-22).


Ognuno, durante il proprio percorso di vita, si trova ad affrontare eventi che suscitano decisioni da intraprendere, come ad esempio la carriera professionale, il matrimonio e l’impostazione sociale.

Non tutte queste esperienze vengono però vissute allo stesso modo: a volte capita di ritrovarsi a combattere con noi stessi sentendo che il nostro “cammino” è rivolto verso strade meno comuni, dalle quale avvertiamo una vera e propria “chiamata”.

Da lì inizia un percorso di profonda introspezione, che ci guida a scindere l’essenza di tale “chiamata” dal caos della vita quotidiana, vita che ci fa adagiare nei suoi schemi artificiali i quali possono affievolire lo spirito divino pronto a guidarci verso l’obbiettivo. Questa è esattamente l’esperienza che io sto vivendo in questo momento!


Nell’ultimo incontro del gruppo San Damiano (20-22 gennaio) abbiamo affrontato il tema del "seguire" la via alla quale il Signore – a partire dal proprio carisma - ci chiama. Siamo partiti analizzando il passo del vangelo in cui Gesù, attraverso la sua parola, mette gli apostoli di fronte alla scelta di seguirlo (Mt 4,18-22).

Da questo passo - attraverso la meditazione proposta dai frati e da quella personale - ciascuno di noi ha cercato di assimilare il profondo insegnamento in esso contenuto, dal quale poi iniziare a lavorare a livello individuale a partire da quelle che sono le esperienze della propria vita quotidiana (lavoro, studio, ecc.) al fine di discernere con verità la propria chiamata: tutto ciò con lo scopo di veder meglio illuminato il cammino che stiamo percorrendo.


Sempre su questo passo, abbiamo avuto anche molti spunti di riflessione dal confronto personale con i frati e dai momenti di condivisione fraterna.

Anche la meditazione nel tempo di deserto personale ha sicuramente fatto la sua parte nell’aiutarci ad integrare i tanti spunti che ci sono stati offerti.

In questo fine settimana c'è stato inoltre un momento dedicato alla visita guidata del Santuario, custodito dai frati con rigoroso rispetto e dedicato a San Giuseppe da Copertino, un santo che con la sua figura risplendente di autentica santità ci sostiene vegliando sui nostri incontri vocazionali e al quale ci siamo da parte nostra affidati con tanta fiducia e devozione.

In conclusione sono rimasto molto soddisfatto di questi giorni trascorsi ad Osimo: faccio perciò ritorno nella mia Toscana con un bagaglio esperienziale pieno di novità, che sono sicuro illumineranno il mio percorso nell’attesa del prossimo incontro.

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