Oristano - Festa dell'Esaltazione della Santa Croce

Oristano - Festa dell'Esaltazione della Santa Croce

La Sapienza della Croce: mistero di morte e di gloria. 

Celebrata con fede e sobrietà nella chiesa San Francesco a Oristano l’annuale festa dell’Esaltazione della Santa Croce. Tradizionalmente considerata come occasione di incontro per la stipula di contratti, o come opportunità per l’inaugurazione di un nuovo ciclo della vita agricola, questa festa ha subìto negli anni graduali trasformazioni, assumendo l’attuale conformazione di festa primariamente religiosa. Oggi lo sguardo dolente del Cristo di Nicodemo, da secoli venerato nella chiesa francescana, si posa su un’umanità “distanziata” che si ritrova ai piedi del Crocifisso per offrire i segni che la pandemia sta tracciando nella vita di tanti uomini e donne, anche nel nostro territorio.

La celebrazione eucaristica, presieduta dall’Arcivescovo Mons. Roberto Carboni alla presenza della Comunità religiosa ed ecclesiale di San Francesco, ha visto la partecipazione delle Autorità cittadine e di numerosi fedeli, nel rispetto delle normative anti-covid in vigore.

L’arcivescovo Roberto nella sua omelia ha richiamato il mistero salvifico della Croce di Cristo: “La Croce, dal profilo umano, è quanto di più debole e ignobile si possa pensare; eppure, Dio l’ha scelta per manifestare la sua sapienza e la sua potenza. Dio ha scelto quel legno funesto come il trono della regalità del suo Figlio”.

Nella Croce si compie la nostra redenzione, la nostra salvezza, come ha affermato ancora padre Roberto, concludendo la sua omelia: “Oggi siamo qui come cristiani per riflettere proprio sull’efficacia della Croce di Cristo nella nostra vita e nella vita dell’umanità. È diventata celebrazione gioiosa del mistero della croce che, da strumento di ignominia e di supplizio, Cristo ha trasformato in strumento di salvezza … Non sei più tu che porti la croce, ma la croce che ormai porta te; la croce che non ti schiaccia, ma ti innalza.

Alzando lo sguardo alla bellezza provocante del Cristo doloroso di Oristano, e contemplando in esso l’amore crocifisso, mistero di morte e di gloria, siamo spinti ad attingere dall’albero della vita la forza vitale che dà senso al nostro vivere. Offriamo ai piedi di Cristo, come San Francesco, le lacrime della compassione per la nostra umanità e il desiderio di salvezza che apre all’eternità.

Fra Silvano Bianco

Condividi:        

FotoGalleria