"Avvenga in me secondo la tua Parola"
Il Signore vi dia la pace.
Arriviamo nuovamente ad Osimo il 10 marzo sera, ognuno con il bagaglio del suo cammino, con le sue esperienze, i suoi sentimenti. Per me è stata una gioia rivedere tutti, e il fatto di stare insieme in modo spontaneo, naturale, fraterno.
Dopo la cena - la sera dell’arrivo - siamo andati a Loreto, a visitare la Santa Casa. È stato veramente speciale per me andare in quel luogo, dove l’arcangelo Gabriele chiamò Maria a una missione che non si aspettava, in quel luogo dove Maria si affidò tutta a Dio, in quel luogo dove lo Spirito Santo scese su di lei permettendole di concepire il Salvatore del mondo, Gesù. Un incontro bello, dove Dio va a visitare una donna di Nazareth - un villaggio insignificante della Galilea - scartato anche dai giudei. Ed è proprio lì che Dio vuole che incominci la storia della salvezza. Ma nella nostra vita, quale è la Nazareth scartata? Di quale difetto, quale esperienza brutta vorrei sbarazzarmi? Forse Dio vuole prendere proprio quel difetto come fondamento della tua vocazione. Al momento ho il grande desiderio di essere unito a Gesù. Proprio come Maria, che desidera che “avvenga in me secondo la Tua Parola!”. Anche noi, con la convinzione che non dobbiamo temere perché il Signore è con noi, dobbiamo rispondere alla chiamata chiedendo a Dio la grazia di poter dire con tutto il cuore: Eccomi!
San Francesco c’insegna che anche lui attraverso gli incontri nella vita ha capito pian piano quale è la sua vocazione. Questi incontri sono con me stesso, con gli altri, con Dio. Contemplandoli ci sono di aiuto per comprendere meglio che cammino scegliere e poi percorrere.
Dall’altra parte c’è stato il tempo di preghiera e di canto insieme ai postulanti dal quale ho ricevuto tanta pace. Quando prego da solo ho la sensazione che ci sia meno energia, invece dove sono due o tre uniti nel nome di Gesù, lì veramente Lui è presente e si fa sentire.
Così da fratelli riprendiamo il cammino, carichi di energia, sapendo che il Signore ci chiama e che aspetta la nostra risposta. Cosa risponderemo?
Matteo P.