COME È IN CIELO, COSÌ SIA IN TERRA
Il carcere tra giustizia, perdono e misericordia
In libreria dal 20 ottobre 2022
L'ufficio stampa Paoline ha recentemente comunicato che a partire dal 20 ottobre prossimo sarà disponibile nelle principali librerie un libro dal titolo "Come è in cielo, così sia in terra. Il carcere tra giustizia, perdono e misericordia".
Un libro arricchito dalla Prefazione del card. Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, e dalla Postfazione di don Antonio Rizzolo, percorre una conversazione appassionata e appassionante fra padre Vittorio e due giornalisti Stefano Natoli e Agnese Pellegrini che svolgono da anni attività di volontariato nel sistema penitenziario – è fare luce sull’aspetto umano dell’esperienza detentiva e sulla necessità, che impegna tutti, nessuno escluso, di approcciarsi ai temi della pena e dell’esecuzione penale, nel solco tracciato dalla nostra Carta Costituzionale.
Un dialogo dal carcere e sul carcere scritto attraverso l’incontro quotidiano con le persone recluse e con le loro storie intrise di sofferente umanità. Attraverso queste storie, attraverso i ricordi di fatti apparentemente insignificanti e di eventi epocali, padre Vittorio s’interroga e interroga il lettore sulle tante questioni che il mondo “carcere” richiama: il senso della pena, la funzione della pastorale carceraria, l’importanza delle misure alternative, la fede e la religione tra le sbarre, il valore del volontariato, i diritti dei carcerati, la cura verso chi esce dal carcere.
A conclusione del testo sono presenti un “Alfabeto di Padre Vittorio”, parole fondamentali per comprendere questo mondo così “distante”; i discorsi dei Papi (Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo II e Francesco) in visita a Regina Coeli; una poesia di don Primo Mazzolari; due brevi testi sull’inquadramento di legge del cappellano penitenziario e il volontariato penitenziario.
Padre Vittorio Trani, cappellano penitenziario dal 1972 e dal 1978 presso la Casa Circondariale Regina Coeli, nel cuore di Roma (è anche padre spirituale della S.S. Lazio). Da ormai cinquant’anni, è un vero e proprio testimone vivente delle trasformazioni avvenute - e di quelle mancate - in un mondo, quello del carcere, che per tanti resta, purtroppo, un luogo ancora misterioso.
(Estratto dal comunicato stampa Paoline)