E’ sempre viva la pietà popolare che la gente di Trastevere ogni anno rende solenne la festa in onore del Santo di Padova. Una devozione radicata da tre secoli nel cuore dei trasteverini, che nella chiesa parrocchiale di Santa Dorotea, al centro dell’antico borgo romano, tributa al Santo dei miracoli.
Ogni giorno, infatti, turisti e devoti, entrando in chiesa, depongono il loro bacio nel piede (già logorato) della statua del Santo, posta nella nicchia all’ingresso della Chiesa.
Quest’anno la festa si è svolta in due momenti. Preceduta dalla Tredicina, nella giornata liturgica del 13 giugno, la solenne Messa concelebrata è stata presieduta dal confratello fra Enzo FORTUNATO, della comunità di San Massimiliano Kolbe in Roma. Egli nell’omelia ha tracciato le note caratteristiche del Santo popolare e l’attualità del messaggio antoniano e francescano sempre vivo nel mondo contemporaneo. Per l’occasione, il parroco fra Umberto FANFARILLO ha benedetto numerose ceste di pane che le sorelle e i confrati della storica Confraternita di Sant’Antonio, hanno distribuito ai fedeli e devoti.
La festa è proseguita fino a sabato 17 giugno, giornata popolare con la tradizionale processione del Santo per le vie di Trastevere.
La solenne liturgia, concelebrata dai frati della comunità di San Giacomo e di altre comunità religiose della parrocchia, è stata presieduta dal Vescovo Mons. Aurelio GARCIA MACIAS, Sottosegretario del Dicastero del Culto Divino, dinanzi ad una chiesa gremita di fedeli.
Il Vescovo nell’omelia ha evidenziato il significato dell’ascolto della Parola, che va vissuta e testimoniata come ha fatto nella sua vita Antonio di Padova, predicatore della Parola, padre dei poveri e testimone della carità.
Durante la Messa si è svolta la cerimonia di investitura di sette nuovi confratelli, indossando il saio francescano e mozzetta rossa con l’effige del Santo.
Dopo la Santa messa si è snodata la processione per le vie del borgo con la statua del Santo portato a spalla dai confratelli della confraternita di Sant’Antonio.
La processione, animata da canti e preghiere, è stata aperta dai gonfaloni delle varie confraternite, dalla banda musicale della Regione Lazio, dai religiosi e dal Vescovo con il Reliquiario del Santo. Emozionante la sosta dinanzi la Chiesa di San Giacomo alla Lungara, con la preghiera di intercessione al Santo per i detenuti del carcere di Regina Coeli, letta dal Guardiano del convento fra Renzo DEGNI e la benedizione del Vescovo con le reliquie. Dopo la seconda sosta per benedire i bambini ammalati gravi, ospiti presso il PETER PAN, si è fatto ritorno in parrocchia con l’acclamazione al Santo di Padova dei molti devoti trasteverini.